AS HIMSELF

La mia foto
Roma, Italy
He was born in a lazy tuesday.Just purple flowers around his cradle.Silence and purple flowers.The ancient Fathers whisper their secrets in his ears, before he went away, stolen by the wind, blessed by the moon."You are a travelling man" they said him.The roads of his life were just placed in the other side of our world, but when he became a man he felt the emptiness of the desert,and the acrid smell of the asphalt from the streets of the unknown. So he began writing poetry, singing against the night walls, searching for his home, taking his bag. He was a travelling man. And that's just a chosen destiny tale.

sabato 10 gennaio 2009

Il Lato Oscuro delle Cose

Cammino lentamente. I passi cadenzati dentro le vecchie scarpe da ginnastica che riprendono vita ogni volta che mi avvicino ad un lampione, con quella luce verdastra, ad ombreggiare il viale alberato di notte. La mia sagoma mi segue e poi precede, mentre da lontano un gruppo di ragazzi sui motorini mangia i rinomati sandwich delle due, nati probabilmente per riprendersi da qualche eccesso alcolico o da quella canna in più che fa la differenza per tornare a casa. E credo che loro non facciano eccezione stasera.
Ridono.
Sento lo sfrigolìo del tempo sulla piastra dove gli hamburger si preparano a diventare "la colazione dei campioni". Incontro un altro ragazzo che passeggia, ci sorridiamo e, con un piccolo gesto del viso, ci salutiamo continuando a passeggiare.
Non è la prima volta che lo faccio e questa di stasera non sarà un' eccezione.

Credo che non sarà nemmeno l'ultima volta che lo farò. Proprio così. Me ne sto appoggiato ad un tronco tagliato, in penombra, come quei quadri dei pittori fiamminghi. Sono il quadro di un pittore fiammingo. In lontananza un uomo in giacca e cravatta si sistema la cintura portandola sopra la vita, poi si accende una sigaretta. Lo imito e cerco nel giubbotto una Camel, ma trovo solo una Marlboro Light.
Io odio le Marlboro Light.
Ma la accendo comunque, non sarà questa volta l'eccezione che mi farà smettere di fumare. Mando fuori la prima nuvola. E' affascinante il fumo, non sai mai cosa può combinare e dove vada a parare. Mi ricorda un pò la luna. E la mia vita.
Mia madre me lo diceva:
- L'arte non riempie lo stomaco, ricordatelo...
Ed effettivamente non lo riempie, o per lo meno, a me non l'ha mai riempito. Non ho fatto eccezione neanche in questo. E quindi eccomi qui, seduto su un tronco a parlare di me stesso alla notte. E non sarà l'ultima volta.

Passeggio. Conto le macchine. Mi prometto che la prossima sarà l'ultima. Mi prometto che la prossima volta sarà l'ultima.
- Hei, scusa?
Una mercedes nera si è fermata. Un uomo calvo resta in silenzio da dietro un finestrino leggermente abbassato.
- Sì, mi dica
- Sei di questa zona?
- Ultimamente sì
- E cosa fai a quest'ora di notte da solo?
- Mi godo il silenzio
- E puoi interrompere la meditazione?
- Dipende per quanto...
- Tutto quello che vuoi...sei davvero carino, lo sai?

Una mercedes nera si è fermata. Stanno chiacchierando. Il ragazzo tiene le mani dietro il corpo. E' un bel ragazzo, dico davvero. L'uomo sembra facoltoso e... tante altre cose. Non fa eccezione da altri pelati facoltosi passati di qui.Vedo che la mano sinistra del ragazzo fa il segno dell'okay.
E' il momento.
- Tutto quello che vuoi...sei davvero carino, lo sai?
- Mi dispiace ma il ragazzo è occupato - dico io, aprendo la portiera e puntandogli contro il mio coltello a scatto.
- Ma che cazz...
- Volevi fare le zozzerie eh?
- Oh Cristo...vi prego...no...io...
- Certo, sempre Cristo ci mettiamo in mezzo, tira fuori il cash, pelato!
- Sì, tutto quello che vuoi...
- Lo dai troppo facilmento sto "tutto quello" - sorride il ragazzo, mentre si prende il portafoglio e l'orologio -...dovresti farti desiderare un pò di più, sennò le persone perdono il gusto dell'avventura...
Mi verrebbe da ridere, ma mi trattengo, dopotutto sono quello col coltello...un minimo di serietà.
- Il codice del bancomat?
- *******
- E questo lo prendiamo noi in caso volessi bloccarlo prima che ritiriamo la tua gentile offerta
Gli sfilo di tasca il telefono cellulare.
- Beh, grazie della magnifica serata pelato
- Sì sì, grazie mille, ci saluti sua moglie e i suoi figli
Gli hamburger sfrigolavano nel silenzio della notte che ormai si andava schiarendo sui vetri delle macchine e sulla città.

- Quanto abbiamo fatto?
- Era venuto con intenzioni serie, ci sono cinquecento euro nel portafoglio e mille erano nel bancomat, dovevi sposartelo Armand, non derubarlo
- Idiota...
- Dai, male che va, poi la sera, dopo aver sistemato la cucina, uscivi con me...
- Doppio idiota...
Sorridono.
- Pensavo che sono un quadro fiammingo
- Pensavi male, sembri più una graphic novel di Frank Miller
- Lo prendo come un complimento?
- Se vuoi...
Etienne sbuffa e poi ride.
- Bravo... ancora con questi giochetti, è passato più di un anno da quando ci siamo conosciuti e continui imperterrito, mi vuoi proprio rimorchiare Armand!
- E' una questione di stile...
- Sì, ma è abbastanza inutile la "questione di stile", se proprio ci tiene a fare colpo...

- ...Serve per difendere la propria notte dalle persone come te, Etienne
- O come te Armand...
- ...
- ...già...

Armand resta a guardare le ombre create dai lampioni, toccandosi i capelli, mentre Etienne abbassa il capo, inarca leggermente il labbro sinistro buttando fuori un pò di fumo dalla bocca. Vite differenti, destini condivisi e, in mezzo, il caos ordinato.
- La difesa è il miglior attacco...
- ...e non ci sono più le mezze stagioni...
Sorridono. La sigaretta di Etienne brilla nella notte, illuminandogli gli occhi.
- Penso che pittori e fotografi siano come gli scrittori e i poeti: c'è chi dipinge una storia e chi scatta istantanee della vita...
- Bella immagine, ma non credo. Ci sono quadri incomprensibili, come solo le poesie sanno esserlo

- Ci sono anche libri incomprensibili
- Touchè...
- ...
- ...
- Pensi che potrai riaggiustare la macchina fotografica con questi soldi?
- Innanzitutto pensiamo a trovare un posto per andare a dormire la notte, inzia a far freddo per strada...
- Giusto, l'arte non riempie lo stomaco...
- ...
- Ma quanto ci siamo divertiti nel frattempo però? - sorride Etienne, gettando a terra la sigaretta - ah ah ah...verissimo
- Pensavo alla foto che mi facesti alle Sacre Coeur, è come un quadro fiammingo
- Stasera ce l'hai con sti fiamminghi
- Stammi a sentire
- Sì
- Cosa ti piace di più nei quadri dei pittori fiamminghi?
- La luce, ovviamente
- Ovviamente
- ...
- ...
- Perchè a te cosa piace Etienne?
- L'ombra, lo sfondo nero dietro, è quello che esalta le luci, i soggetti, le espressioni, se dietro le luci ci fossero altre luci, tutto sarebbe confuso, luminoso, normale
- Il pittore sei tu...
- La mancanza di luci preponderanti dietro, rende il soggetto un'eccezione nel mondo di quel quadro
- ...e la mia foto che c'entra in tutto questo? Permettimi l'ardire...
- Tu mi hai fotografato con Parigi dietro, la gente che passava in velocità, rendendo nitido il particolare della mia sagoma, e lasciando scorrere lo sfondo, sfocandolo, giusto?
- Tres bien
- Se io fossi stato immerso nella folla, sarebbe stato difficile individuarmi, invece, mostrando uno sfondo sporcato, io ne emergo...
- Dove sta andando a parare questo discorso, Etienne?
- Il lato oscuro delle cose esalta le persone che siamo...
- ...
- ...
- Siamo quadri di un pittore fiammingo, tutti e due
- Spero non dello stesso autore
Sorridono e guardano la notte parigina dalla loro panchina, in uno dei tanti luoghi isolati del mondo dove abita il silenzio. Etienne prende una sigaretta dalla tasca e l'accende.
- Etienne?
- Sì Armand...
- Ne hai appena spenta una...
- Lo so...

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