Nacqui nell’occhio d’un puma,
e le vigne benedissero il mio arrivo.
Venni cullato tra grandi fiori fucsia,
in attesa del mio destino incerto.
Fu lì che incontrai il vento
e mi raccontò che non avevo una strada:
ero nella sala d’attesa d’un giardino,
sospeso in un raccordo di sentieri,
così fitto, silenzioso e nascosto,
che capii inconsciamente fosse la mia vita.
Poi partì anche il mio trasporto,
e subito intrapresi un lungo viaggio,
imparando l’importanza dei punti di partenza,
da cui cambiano le destinazioni e gli arrivi.
Nomade sin da subito,
la fortuna mi baciò cosmopolita.
Non ricordo bene, ma credo disse:
- bang, boom, Manitù-
che nella lingua dei padri del fuoco
significa semplicemente:
- E tutto il resto tocca a te.-
e le vigne benedissero il mio arrivo.
Venni cullato tra grandi fiori fucsia,
in attesa del mio destino incerto.
Fu lì che incontrai il vento
e mi raccontò che non avevo una strada:
ero nella sala d’attesa d’un giardino,
sospeso in un raccordo di sentieri,
così fitto, silenzioso e nascosto,
che capii inconsciamente fosse la mia vita.
Poi partì anche il mio trasporto,
e subito intrapresi un lungo viaggio,
imparando l’importanza dei punti di partenza,
da cui cambiano le destinazioni e gli arrivi.
Nomade sin da subito,
la fortuna mi baciò cosmopolita.
Non ricordo bene, ma credo disse:
- bang, boom, Manitù-
che nella lingua dei padri del fuoco
significa semplicemente:
- E tutto il resto tocca a te.-
Nessun commento:
Posta un commento