Inizia a frusciare,
a guardare il mondo,
fottitene che siamo minuscole inezie,
e forse neanche esistiamo
e alla fine testa-shock-luci-occhi blu-addio,
fottitene se il sole è rosso o verde
e se il niente ricade nel niente,
cascate di niente,
ruscelli di niente,
colori primari e lounge bar,
fottitene se Marte è un discopub,
o se il mare è un atomo bagnato,
ci sono regole per tetti e pensieri,
porte per sbattersi fuori di casa,
ci sono regole,
fottitene.
AS HIMSELF
- the Rob's
- Roma, Italy
- He was born in a lazy tuesday.Just purple flowers around his cradle.Silence and purple flowers.The ancient Fathers whisper their secrets in his ears, before he went away, stolen by the wind, blessed by the moon."You are a travelling man" they said him.The roads of his life were just placed in the other side of our world, but when he became a man he felt the emptiness of the desert,and the acrid smell of the asphalt from the streets of the unknown. So he began writing poetry, singing against the night walls, searching for his home, taking his bag. He was a travelling man. And that's just a chosen destiny tale.
venerdì 31 ottobre 2008
mercoledì 29 ottobre 2008
Angeli Caduti
Gli angeli caddero dal cielo
Io ne vidi uno sulla statale 66,
chiese del ketchup
aveva un pick up
ripartì con un cartone di Bud
Sulla montagna da scalare
intravidi un angelo
asserragliato al backgammon
gli offrii dell' erba
e lui mi scrisse una poesia
Alla fine mi scontrai con le ali di uno
- ehi fanculo - sbottai
e lui, con gli occhi sfatti ruttò
poi aggiunse:
- Già siamo qui per colpa tua,
almeno facci tenere il ricordo di volare-
e grattandosi il culo
scomparve nella via.
Io ne vidi uno sulla statale 66,
chiese del ketchup
aveva un pick up
ripartì con un cartone di Bud
Sulla montagna da scalare
intravidi un angelo
asserragliato al backgammon
gli offrii dell' erba
e lui mi scrisse una poesia
Alla fine mi scontrai con le ali di uno
- ehi fanculo - sbottai
e lui, con gli occhi sfatti ruttò
poi aggiunse:
- Già siamo qui per colpa tua,
almeno facci tenere il ricordo di volare-
e grattandosi il culo
scomparve nella via.
Un Musicale Addio
Mi serve la mia sofferenza
mi serve lo schiaffo di Dio e il mio pugno contro lui
mi serve l'inferno e le fiamme
il mondo che capitola come roccia crolla sotto Titani
invasori di Crono
sobillati dal trono
giovane di un figlio traditore e tiranno
Mi occorre il silenzio ove tutta la musica nasce
mi serve l'inferno e le fiamme
e il dolore ove tutta la felicità concepì la terra
dal suo grembo fecondato
dalle lacrime tristi di Odino
mi servono i corvi e la guerra
la ghigliottina e la rivoluzione
bramo la corona dell'imperatore
poichè con essa pongo sui miei polsi le catene della storia
e le chiavi di San Pietro
poichè esse me ne sciolgano immanente
Mi serve Efeso che forgi le mie ali
la mia penna
la mia spada
mi serve Beethoven e Dante
inginocchiarmi per chiedere di stare in piedi
voglio le mie tre caravelle
meglio due, farò prima
e le mie auto rotte accanto al ciglio di una vita
Necessito sapere che avrò ancora alloro
oltre il prossimo miglio
per dettare questa sinfonia
al mio dio barbuto e paterno
quando gli darò uno sguardo di occhi
e a tutto questo suonando
dirò un musicale addio
mi serve lo schiaffo di Dio e il mio pugno contro lui
mi serve l'inferno e le fiamme
il mondo che capitola come roccia crolla sotto Titani
invasori di Crono
sobillati dal trono
giovane di un figlio traditore e tiranno
Mi occorre il silenzio ove tutta la musica nasce
mi serve l'inferno e le fiamme
e il dolore ove tutta la felicità concepì la terra
dal suo grembo fecondato
dalle lacrime tristi di Odino
mi servono i corvi e la guerra
la ghigliottina e la rivoluzione
bramo la corona dell'imperatore
poichè con essa pongo sui miei polsi le catene della storia
e le chiavi di San Pietro
poichè esse me ne sciolgano immanente
Mi serve Efeso che forgi le mie ali
la mia penna
la mia spada
mi serve Beethoven e Dante
inginocchiarmi per chiedere di stare in piedi
voglio le mie tre caravelle
meglio due, farò prima
e le mie auto rotte accanto al ciglio di una vita
Necessito sapere che avrò ancora alloro
oltre il prossimo miglio
per dettare questa sinfonia
al mio dio barbuto e paterno
quando gli darò uno sguardo di occhi
e a tutto questo suonando
dirò un musicale addio
martedì 28 ottobre 2008
Salmoni in Discesa
Salmoni in discesa
per tutti i poeti della città invisibile,
salmoni in discesa
per vagabondi russi fiammiferai,
salmoni in discesa
per le ringhiere battute da uno zeppo,
salmoni in discesa
per le rughe-gin bevute da uno zoppo,
salmoni in discesa
perchè la salita spetta a chi non è salmone.
Da oggi!
per tutti i poeti della città invisibile,
salmoni in discesa
per vagabondi russi fiammiferai,
salmoni in discesa
per le ringhiere battute da uno zeppo,
salmoni in discesa
per le rughe-gin bevute da uno zoppo,
salmoni in discesa
perchè la salita spetta a chi non è salmone.
Da oggi!
lunedì 27 ottobre 2008
Lo Stewart dei Poeti di Cartapesta
Viene avanza
la signora occhi scarlatti,
sorriso-dentiera al fulmicotone
capelli al vapore,
ravioli cotonati,
abito dalle grandi spalle,
paiette come la stella cometa,
Gesù lo troverebbero in un centro commerciale.
Lei è la madre di tutti i poeti
della sua gioventù avvizzita,
canuti bianchi capelli,
cervello naftalina,
acre odore di sterilità,
troppo vecchi per mostrare il sedere.
Io seduto dietro il ripostiglio,
ma senza abiti,
la bella cravatta, la bella camicia,
i capelli spossati dalla notte prima,
gli occhi arruginiti dalla bottiglia prima,
troppo giovane per sedere davanti,
Uno spettatore interessato mi chiede
- Scusi, dov'è la toilette?-
ridacchio confuso e dico:
torrone benzedrina!
Lui mi scruta allibito,
io vorrei dipingere
il suo intestino prurito
di disordine e caos,
ma poi semplicemente:
- Sulla destra, sempre dritto-
Lo stewart dei poeti di cartapesta
non se la prende con chi vuole andare al bagno.
la signora occhi scarlatti,
sorriso-dentiera al fulmicotone
capelli al vapore,
ravioli cotonati,
abito dalle grandi spalle,
paiette come la stella cometa,
Gesù lo troverebbero in un centro commerciale.
Lei è la madre di tutti i poeti
della sua gioventù avvizzita,
canuti bianchi capelli,
cervello naftalina,
acre odore di sterilità,
troppo vecchi per mostrare il sedere.
Io seduto dietro il ripostiglio,
ma senza abiti,
la bella cravatta, la bella camicia,
i capelli spossati dalla notte prima,
gli occhi arruginiti dalla bottiglia prima,
troppo giovane per sedere davanti,
Uno spettatore interessato mi chiede
- Scusi, dov'è la toilette?-
ridacchio confuso e dico:
torrone benzedrina!
Lui mi scruta allibito,
io vorrei dipingere
il suo intestino prurito
di disordine e caos,
ma poi semplicemente:
- Sulla destra, sempre dritto-
Lo stewart dei poeti di cartapesta
non se la prende con chi vuole andare al bagno.
giovedì 23 ottobre 2008
Città Irrisolte il romanzo online di R.S.Cenciarelli
"Era una normale giornata, una uguale a quasi tutte le altre che Alex aveva passato durante questo ultimo anno, e, probabilmente, sarebbe proseguita in questa sua ordinarietà. Ma fu proprio in questo clima di indistinguibile similitudine che Alex iniziò a scrivere il suo romanzo, la causa e l’effetto di tutto quello che gli sarebbe accaduto negli anni a venire, a lui e al mondo circostante."
Il primo post sarà lunedì 27 ottobre 2008, anche se il blog è già aperto, visitabile, con tanto di prefazione al romanzo. Troverete da oggi il link del blog in basso a destra, nella sezione SOMETHING INTERESTING ONLINE.
Di cosa parliamo?
E' la storia di sei personaggi: un terrorista, uno studente, una cantante, un famoso scrittore, un politico di assoluto rilievo, un bidello dell'università, che incrociano le loro vite, apparentemente differenti, in una giornata di pioggia come tante ce ne sono al mondo. Scopriranno da sè che la vita di ognuno è determinante per il destino dell'altro e che ognuno è una città irrisolta.
Perchè un romanzo online?
Perchè la possibilità di renderlo fruibile a tutti senza costi è una scommessa accattivante per uno scrittore emergente che desidera creare un caso, più che intascarsi i diritti d'autore (anche se non è che qualche euro in più in tasca faccia male a nessuno). In seguito cercherò di dare anche una forma cartacea al romanzo, se ci sarà un discreto seguito online, nella speranza che quello che dice Coelho sia valido anche per altri, ovvero: - Pubblico i miei libri online cosicchè la gente li legga, ma poi li compri perchè stufa di stare a inseguire la schermata del pc-
Come funzionerà?
Ogni lunedì uscirà un nuovo capitolo del romanzo, fino a esaurimento scorte. Ogni venerdì ci sarà la rubrica Stan Laurel's suggestions che descriverà i riferimenti del romanzo, ma anche i libri, le canzoni, i film e quant'altro sia necessario per capirne l'ispirazione, così da permettere al lettore di addentrarsi nell'atmosfera a lui più consona.
L'impresa è ardua, ma al momento è una scommessa che si deve correre.
Perchè Città Irrisolte?
Userò un altro estratto del romanzo:
"[...]ognuno di noi è una città irrisolta e non lo sa, finchè non ne incontra un'altra e un'altra ancora e comprende il bisogno di cercare altre città, città irrisolte dentro città irrisolte alla ricerca della città risolta che tutto raccoglie e scioglie."
Spero sarete in molti a seguire questa mia avventura, come avete seguito questo blog fino ad ora.
A voi le Città Irrisolte e come sempre un buon On The Road Is The Only Road a tutti.
Buona lettura.
http://cittairrisolte.blogspot.com/
[The Rob's]
Questo sopra riportato è un passo tratto dal romanzo online Città Irrisolte, di Roberto Cenciarelli (che poi sarei sempre io), che inizierà ad essere pubblicato, a puntate, sul blog:
http://cittairrisolte.blogspot.com/Il primo post sarà lunedì 27 ottobre 2008, anche se il blog è già aperto, visitabile, con tanto di prefazione al romanzo. Troverete da oggi il link del blog in basso a destra, nella sezione SOMETHING INTERESTING ONLINE.
Di cosa parliamo?
E' la storia di sei personaggi: un terrorista, uno studente, una cantante, un famoso scrittore, un politico di assoluto rilievo, un bidello dell'università, che incrociano le loro vite, apparentemente differenti, in una giornata di pioggia come tante ce ne sono al mondo. Scopriranno da sè che la vita di ognuno è determinante per il destino dell'altro e che ognuno è una città irrisolta.
Perchè un romanzo online?
Perchè la possibilità di renderlo fruibile a tutti senza costi è una scommessa accattivante per uno scrittore emergente che desidera creare un caso, più che intascarsi i diritti d'autore (anche se non è che qualche euro in più in tasca faccia male a nessuno). In seguito cercherò di dare anche una forma cartacea al romanzo, se ci sarà un discreto seguito online, nella speranza che quello che dice Coelho sia valido anche per altri, ovvero: - Pubblico i miei libri online cosicchè la gente li legga, ma poi li compri perchè stufa di stare a inseguire la schermata del pc-
Come funzionerà?
Ogni lunedì uscirà un nuovo capitolo del romanzo, fino a esaurimento scorte. Ogni venerdì ci sarà la rubrica Stan Laurel's suggestions che descriverà i riferimenti del romanzo, ma anche i libri, le canzoni, i film e quant'altro sia necessario per capirne l'ispirazione, così da permettere al lettore di addentrarsi nell'atmosfera a lui più consona.
L'impresa è ardua, ma al momento è una scommessa che si deve correre.
Perchè Città Irrisolte?
Userò un altro estratto del romanzo:
"[...]ognuno di noi è una città irrisolta e non lo sa, finchè non ne incontra un'altra e un'altra ancora e comprende il bisogno di cercare altre città, città irrisolte dentro città irrisolte alla ricerca della città risolta che tutto raccoglie e scioglie."
Spero sarete in molti a seguire questa mia avventura, come avete seguito questo blog fino ad ora.
A voi le Città Irrisolte e come sempre un buon On The Road Is The Only Road a tutti.
Buona lettura.
http://cittairrisolte.blogspot.com/
[The Rob's]
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Città Irrisolte,
Pensieri al dettaglio
mercoledì 22 ottobre 2008
Ti attraverso con lo sguardo?
Oggi parliamo di...
sguardi
Mai successo di guardare una persona, sapere tutto, capire tutto, intendere le sfumature perlacee dell'iride, abbinandole ad una sensazione familiare, ad un sentimento non condiviso, recondito, ma perfettamente intuito e intuibile dalla sguardo?
Quando c'è un legame particolare con l'altra persona questo di solito accade, qualsiasi sia il tipo di legame. Gli occhi si capiscono e conversano in modo più schietto e determinate delle parole.
In fondo le parole le abbiamo inventate noi, ma gli occhi già c'erano.
Sarà perchè gli occhi da soli dicevano troppo? Abbiamo voluto censurare gli occhi?
sguardi
Mai successo di guardare una persona, sapere tutto, capire tutto, intendere le sfumature perlacee dell'iride, abbinandole ad una sensazione familiare, ad un sentimento non condiviso, recondito, ma perfettamente intuito e intuibile dalla sguardo?
Quando c'è un legame particolare con l'altra persona questo di solito accade, qualsiasi sia il tipo di legame. Gli occhi si capiscono e conversano in modo più schietto e determinate delle parole.
In fondo le parole le abbiamo inventate noi, ma gli occhi già c'erano.
Sarà perchè gli occhi da soli dicevano troppo? Abbiamo voluto censurare gli occhi?
quando cadde l'ultima stella,
il vecchio cieco prese un bastone,
diretto tra le dune,
al suono della polvere nel vento,
le città distrutte dalle parole,
il vecchio raggiunse il silenzio,
ove la luce fresca era un canto,
e il deserto cosparso di lune,
nel tepore di un giorno amaranto,
il vecchio smosse il bastone,
chiuse gli occhi alla stella nel fango,
e d'improvviso riprese a guardare.
La poesia si intitola "L'ultimo uomo sulla Terra". C'è una stella nel fango per ogni uomo che è cieco?
Billy Eliot - I'm looking through you
Perchè a volte anche i nostri occhi sono differenti e ci guardiamo attraverso ed è semplicente il nostro giorno per vivere e battere sul mondo con bacchette di musica.
I'M LOOKING THROUGH YOU ---->>>
I'm looking through you,
where did you go?
I thought I knew you,
what did I know?
You don't look different,
but you have changed
I'm looking through you,
you're not the same
Your lips are moving,
I cannot hear
Your voice is soothing,
but the words aren't clear
You don't sound different,
I've learned the game
I'm looking through you,
you're not the same
Why, tell me why,
did you not treat me right?
Love has a nasty habit
of disappearing overnight
You're thinking of me,
the same old way
You were above me,
but not today
The only difference is you're down there
I'm looking through you,
and you're nowhereWhy,
tell me why,
did you not treat me right?
Love has a nasty habit
of disappearing overnight
I'm looking through you,
where did you go
I thought I knew you,
what did I know
You don't look different,
but you have changed
I'm looking through you,
you're not the same
Yeah
Oh baby I'm changed
Ah I'm looking through you
Yeah
I'm looking through you
[Lennon/McCartney]
PS: la versione cantata da The Wallflowers (ascolta sopra) a me piace di più però!
I'm looking through you,
where did you go?
I thought I knew you,
what did I know?
You don't look different,
but you have changed
I'm looking through you,
you're not the same
Your lips are moving,
I cannot hear
Your voice is soothing,
but the words aren't clear
You don't sound different,
I've learned the game
I'm looking through you,
you're not the same
Why, tell me why,
did you not treat me right?
Love has a nasty habit
of disappearing overnight
You're thinking of me,
the same old way
You were above me,
but not today
The only difference is you're down there
I'm looking through you,
and you're nowhereWhy,
tell me why,
did you not treat me right?
Love has a nasty habit
of disappearing overnight
I'm looking through you,
where did you go
I thought I knew you,
what did I know
You don't look different,
but you have changed
I'm looking through you,
you're not the same
Yeah
Oh baby I'm changed
Ah I'm looking through you
Yeah
I'm looking through you
[Lennon/McCartney]
PS: la versione cantata da The Wallflowers (ascolta sopra) a me piace di più però!
lunedì 20 ottobre 2008
Jukebox all'ossigeno
La poesia non è un'espressione...
È il tempo di notte, dormire nel letto,
pensiero di quello che realmente pensi,
rendere il mondo privato pubblico,
ed è questo che il poeta fa.
[Allen Ginsberg]
È il tempo di notte, dormire nel letto,
pensiero di quello che realmente pensi,
rendere il mondo privato pubblico,
ed è questo che il poeta fa.
[Allen Ginsberg]
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