AS HIMSELF

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Roma, Italy
He was born in a lazy tuesday.Just purple flowers around his cradle.Silence and purple flowers.The ancient Fathers whisper their secrets in his ears, before he went away, stolen by the wind, blessed by the moon."You are a travelling man" they said him.The roads of his life were just placed in the other side of our world, but when he became a man he felt the emptiness of the desert,and the acrid smell of the asphalt from the streets of the unknown. So he began writing poetry, singing against the night walls, searching for his home, taking his bag. He was a travelling man. And that's just a chosen destiny tale.

mercoledì 22 ottobre 2008

Ti attraverso con lo sguardo?

Oggi parliamo di...
sguardi
Mai successo di guardare una persona, sapere tutto, capire tutto, intendere le sfumature perlacee dell'iride, abbinandole ad una sensazione familiare, ad un sentimento non condiviso, recondito, ma perfettamente intuito e intuibile dalla sguardo?
Quando c'è un legame particolare con l'altra persona questo di solito accade, qualsiasi sia il tipo di legame. Gli occhi si capiscono e conversano in modo più schietto e determinate delle parole.
In fondo le parole le abbiamo inventate noi, ma gli occhi già c'erano.
Sarà perchè gli occhi da soli dicevano troppo? Abbiamo voluto censurare gli occhi?

quando cadde l'ultima stella,
il vecchio cieco prese un bastone,
diretto tra le dune,
al suono della polvere nel vento,
le città distrutte dalle parole,
il vecchio raggiunse il silenzio,
ove la luce fresca era un canto,
e il deserto cosparso di lune,
nel tepore di un giorno amaranto,
il vecchio smosse il bastone,
chiuse gli occhi alla stella nel fango,
e d'improvviso riprese a guardare.
La poesia si intitola "L'ultimo uomo sulla Terra". C'è una stella nel fango per ogni uomo che è cieco?

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